Quando si parla e si discute dei pazienti con i fisioterapisti, chiedendo come va, come prosegue il trattamento, una delle risposte più frequenti è: VA MEGLIO, – CAMMINA MEGLIO………………che infondo non dice niente. I terapisti devono valutare e rivalutare attraverso criteri certi e verificabili.
La mobilità viene espressa sia in gradi che in funzioni.
La forza muscolare si valuta esprimendo un numero da 0 A 5.
Il tono muscolare: flaccido, normale, lieve resistenza, media o forte resistenza verso QUALE movimento.
Le funzioni: quali funzioni riesce ad eseguire il paziente, quali funzioni con ausili o poco aiuto.
Disturbi cognitivi: questi disturbi incidono moltissimo su qualsiasi atto; sia esso posturale, di movimento o funzioni.
Contesto famigliare: parte che spesso viene sottovalutata, ma che crea la differenza sia nella terapia, che per quanto riguarda la qualità della vita del paziente.
Il cammino, sogno di ogni paziente, deve esser valutato in base a:
- sicurezza
- numero di passi
- distanza
- ritmo
Tutti questi punti confermano il buon lavoro riabilitativo e gratificano non solo il paziente ma anche il terapista.