Ho vissuto attraverso il mio lavoro, riabilitazione motoria e neuromotoria, tutte le fasi dell‘ evoluzione della fisioterapia con la passione e la curiosità per il proprio campo operativo così come purtroppo ho anche assistito all’ involuzione con l’applicazione di tecniche, manovre e tanta teoria.
Ho vissuto i massaggiatori cechi, i massofisioterapisti, il terapista della riabilitazione e ormai il LAUREATO in fisioterapia. Forse è proprio la LAUREA che ha fatto venir meno la manualità, l’osservazione, l’umiltà, l’umanità ed il considerare l’uomo con la sua sofferenza e con i suoi problemi.
Penso che l’uomo che diventa “paziente” debba allenarsi in “pazienza”, perché non riesce neanche più a raccontare le sue difficoltà e spesso le sue angosce. Sia i medici che i terapisti guardano la parte “patologica” senza più guardare la persona nei suoi vari aspetti. Ogni patologia crea un circolo vizioso e la guarigione o i miglioramenti avvengono solo spezzando questo circolo vizioso. Il bravo “curatore” cerca la giusta chiave d’ingresso per trovare la strada d’uscita.
Sono anche convinta che il cervello con tutte le sue aeree e connessioni e con le capacità di creare circuiti alternativi sia, per qualsiasi patologia, la via maestra. Il cervello, e ormai lo sappiamo, resta plastico per tutta la vita se viene usato e stimolato.
Troppe volte vengono proposto gesti stereotipati, ossia sempre uguali, senza modifiche, variazioni o sorprese e così siamo noi a limitare questi nuovi circuiti alternativi o a rendere l’attività sinaptica più lenta.
Ritornando al “Dinosauro in fase di estinzione” sto assistendo ad un decadimento anche dal punto di vista sociale, civile ed educativo.
Nessuno si presenta più con nome e cognome;
Tutti danno del “TU”, che non è solo moderno, ma anche maleducato.
Il “grazie” e “prego” è scomparso dal linguaggio.
Anche il silenzio è scomparso: musiche dappertutto, stordimenti, parlare senza niente da dire.
Anche i ritmi e le abitudini cambiano: sonno – veglia, orari di lavoro e relativo riposo, orari dell’alimentazione con variazione del cibo.
Insomma siamo in piena fase decadente!