CORRETTO ALLINEAMENTO DELLE MASSE CORPOREE

Si può osservare che qualsiasi paziente, sia esso del campo neurologico che ortopedico, mostra uno squilibrio delle masse in relazione alla base di appoggio, che si evidenzia maggiormente in posture dove la gravità incide come da seduto, in stazione eretta ed anche nella deambulazione. Questi scompensi possono iniziare a causa di dolori o a causa di poco movimento.

All’inizio sono scompensi silenti ma diventano progressivamente strutturali ed iniziano le forme patogene.

Le più frequenti e comuni sono:

  • piedi piatti valghi (e qui le scarpe da ginnastica come calzatura abituale incidono; hanno generalmente la pianta larga ed ammortizzano ogni passo = perdita della funzionalità intrinseca del piede e della muscolatura del polpaccio).  Un valgismo del piede porta ad un valgismo delle ginocchia ed intrarotazione delle cosce con scarsa sollecitazione dei Mm. glutei medi e piccoli, importanti per la stabilità del cingolo pelvico (bacino). Ma può essere anche il contrario, ossia cosce intraruotate  portano ad un valgismo delle ginocchia ed a piedi piatti valghi.
  • una maggiore flessione a livello dell’articolazione coxo-femorale che comporta un accorciamento dei flessori ed il tratto lombo-sacrale va in una maggiore lordosi con relativi e frequenti mal di schiena che è il primo scompenso. Il secondo scompenso è rappresentato da una maggiore flessione a livello delle ginocchia, che rende la deambulazione non solo poco estetica, ma si esprime anche con un maggiore affaticamento, coinvolgendo nuovamente il rachide vertebrale (iperlordosi o cifosi totale).

Tutti questi atteggiamenti fanno si che l’apparato locomotore vada in una forma di “stress”, limitando l’articolarità, l’elasticità e la viscosità dei tessuti, o meglio si entra in una forma patogena. Tutto quello che è fuori di un asse ideale crea scompensi.

La seduta di Fisioterapia serve solo se il paziente viene motivato a fare degli esercizi, a cambiare certe strategie ed abitudini, o meglio, diventare protagonisti del proprio recupero. Le varie elettroterapie servono relativamente a poco, forse solo per limitare certi sintomi, ma CERTAMENTE non affrontano le cause.

Alla prima seduta terapeutica si dovrebbero controllare assetti posturali, abitudini quotidiane, articolarità distrettuali e globali, tono muscolare e posturale, spiegando al paziente cosa vediamo, cosa pensiamo e come procedere. Il paziente è e resta il PROTAGONISTA.